Su L’Economia, inserto del “Corriere della Sera” (12-02-2019) l’Ing. Paolo Scudieri sottolinea il valore del comparto automotive per lo sviluppo del sistema Paese.
Ha convinto Giuseppe Conte: gli ha mostrato i numeri, ha argomentato, lo ha invitato all’assemblea dell’Anfia, e alla fine il premier ha riconosciuto che sì, «sulle auto aziendali dobbiamo fare ammenda», la tassa che in un colpo solo sarebbe andata addosso a due milioni di buste paga, quasi seimila imprese, in definitiva anche all’ambiente verrà «con umiltà svuotata dell’effetto negativo su un settore strategico dell’economia nazionale». Paolo Scudieri — ingegnere, autore del salto di Adler Group da Ottaviano alla leadership mondiale in alcuni settori della componentistica, da un anno presidenterianimatore dell’Associazione che rappresenta la filiera dell’industria automotive — proverà ora a fare la stessa cosa conisindaci su un altro fronte. Era stato il milanese Beppe Sala, il primo a chiudere le strade del centro ai motori a gasolio e preannunciarne il bando totale (entro il 2030). Scudieri è certo di poter dimostrare, a lui e agli altri primi cittadini assediati da traffico e polveri sottili, i motivi per cui «demonizzare il diesel è sbagliato in sé: a partire dagli Euro 6 è ormai una delle motorizzazioni meno inquinanti, vietarla non risolve il problema».
